Saturday, April 28, 2012

CLASS IS DISMISSED (my Swan Lake)






Last week I resigned after six years teaching language in elementary school.

Here's what I will miss the most:

My colleagues. They are the ones that had to put up with my istrionics. I still stand by my conviction that teaching is 10% preparation and 90% Theatre!!

All the staff members that kept humoring me when asked : "Is it Friday yet?", on a Tuesday.

Pajama-day. When everybody shows up in their robes, flannels and Wile E. Coyote's slippers, meanwhile I wear a silk kimono and little else.

That girl that didn't say a word to me the for a whole year and then decided I was worth it!

That boy who is still convinced I am teaching him Chinese, and his parents that know better.

All those students that think it is perfectly OK to hug me, kiss me and look into my purse.

Learning new names at the beginning of every school year. Names like Opshori, Dagmawit,Yeong Yeong, Yessenia, Aebfinn..............(I will spare you the last names).

The two days of scorching heat, when the P.E. teacher soaks everybody in the yard using sometimes a hose and sometimes a catapult and water balloons.

All those lessons learned, way more numerous that the lessons taught.

That boy, or girl, that every year gives me lice within the first week of school.

Yes, you too will be missed. Not so much the lice.

LA SCUOLA E' FINITA (andate in pace)



Qualche giorno fa ho dato le dimissioni alla scuola elementare dove lavoravo da sei anni.

Ci sono cose che mi mancheranno terribilmente.

I colleghi, maestri e maestre che hanno sopportato i miei istrionici: scusate se insisto, ma sono sempre convinta che insegnare sia 10% preparazione e 90% teatro!!!

Lo staff dell'ufficio a cui ogni settimana chiedo: "e' gia' venerdi?", quando e' solo martedi.

Pigiama-day, il giorno in cui si va a scuola tutti in pigiama: studenti, docenti, amministratori e preside incluso; chi con la flanella e le pantofole di Will Coyote, chi, come me, in vestaglia di seta e baby doll.

Quella bambina che non ha detto una parola per un anno intero e poi ha improvvisamente deciso che ne valeva la pena ( e mi ha raccontato tutte le puntate precedenti della sua vita).

Quel bambino che e' ancora convinto che gli stia insegnando il cinese (magari!!!!).

Tutti gli alunni che pensano sia normale abbracciarmi, baciarmi e guardarmi nella borsetta.

I trecento nomi degli studenti che devo memorizzare all'inizio dell'anno.
Nomi come: Opshori, Dagmawit, Yeong Yeong, Yessenia, Aebfinn........(vi risparmio i cognomi).

I genitori, che invece del cestino di mele, ti portano un vassoio di sushi.

Le lezioni imparate, che superano di gran lunga quelle insegnate.

Quel ragazzino, o ragazzina, che immancabilmente mi attacca i pidocchi la prima settimana di scuola.

SI, MI MANCHERETE TUTTI, meno i pidocchi.



Saturday, April 21, 2012

POLLO IN LATTINA

Per la rubrica "Cosa mi invento stasera per cena?" ecco una delle ricette piu' gettonate a casa mia.

                                           POLLO IN LATTINA



Questa ricetta, oltre ad essere semplicissima, e' anche di grande effetto.
Tanto fumo (metaforicamente parlando) e anche tanto arrosto (nonostante si tratti di pollo).

Prendete un pollo ruspante. Uno dei miei vicini i polli ce li ha in giardino. A San Francisco si possono allevare a domicilio fino a quattro pennuti.
Avere l'ovetto fresco la mattina e' l'ultimo grido. Questo vicino mi decanta la qualita' delle sue uova con la stessa dovizia di dettagli di un'imbonitore di asta di Sotheby's. Se chiudo gli occhi mentre lo ascolto, posso immaginare che mi stia parlando di un uovo di Faberge'.
Ecco cosa vorrei fare a questo vicino: intrufolarmi all'alba nel suo giardino, rubargli tutte le uova, farle sode e poi rimetterle nella stia (sotto il piumaggio della gallina Faberge').

Zingarate a parte, dove eravamo rimasti?
Prendete un pollo (a questo punto anche di gomma) e ripulitene la cavita'.
Adesso prendete una lattina di birra (la marca che preferite), apritela e bevetene meta'(e' previsto dalla ricetta, non discutete).
Sedete il pollo sulla lattina (mezza vuota o mezza piena che sia) nel centro della teglia.
Il pollo sara' in grado di stare eretto senza sostegno (voi, meno).
Prima

Spennellate d'olio e di una tritatura di salvia, timo, aglio e rosmarino (quasi fosse una tela del Caravaggio).
Riempite la teglia con verdure di stagione:
patate, carote ma anche peperoni o finocchi a fettine.
Salate e pepate in quantita' (ricordate che la differenza tra un ristorante a quattro stelle e uno a cinque stelle e' il sale!).
Mettete in forno gia' riscaldato ad una temperatura di 170 gradi per un'ora e mezza.







Questo pollo da leccarsi i baffi non sara' mai asciutto ma sempre sugoso (anche se probabilmente un po' alticcio).
Dopo








Sta sull'attenti che e' una bellezza.
Per pranzi particolarmente formali lo si puo' portare in tavola con un cravattino.
Un favorito di grandi e piccini.


Provate e fatemi sapere!












Dedicato a Claragambadilegno.

Monday, April 16, 2012

L'INVERNO PIU' FREDDO (summer in the city)

Il mio inverno piu' freddo, ne sono sicura, e' stato a Bologna.
Invece pare che Mark Twain (apocrifo) abbia dichiarato:
"Il mio inverno piu' freddo? Agosto a San Francisco."
Mark Twain non e' mai stato a San Lazzaro di Savena a gennaio. Detto questo non voglio togliere niente all'effetto refrigerante che ha la nebbia estiva di San Francisco. Non e' il tipo di nebbia che si taglia col coltello come nel Klondike, quello no. E' la nebbia che arriva da lontano spinta da mille turbine. Il coltello fa poco e niente, ci vuole il lanciafiamme.
La nebbia di San Francisco nasce da un paradosso: piu' caldo fa nel resto della regione, e piu' fitta e' la nebbia in citta'. Perche' non ci sia nebbia d'estate, quindi, ci vorrebbe una bella era glaciale nel resto della California.
All'interno dei confini della citta' poi, non tutti i quartieri sono stati creati uguali.
Alcuni quartieri non vedono un raggio di sole per tre mesi; altri hanno una finestra di cielo azzurro dalle undici di mattina alle quattro del pomeriggio; altri ancora sembrano cartoline di una citta' tropicale.
Se andate nella Mission, per esempio, e non siete all'ombra di una palma, vi potreste ustionare.
La Mission d'estate e' come Rio de Janeiro: con la parata, il carnevale e le Oba Oba in perizoma.
Se abitate al confine con la Mission invece, dovete uscire di casa col piumino Monclair.
Visto che ci si sposta spesso da un lato all'altro della citta' senza l'aiuto di vasi comunicanti per l'adattamento termico, bisogna essere preparati.
O si va in giro con il bagaglio per il cambio di stagione, o si adotta uno di questi possibili abbinamenti molto popolari tra gli indigeni:

Possibile ensamble #1 CALZONCINI CORTI DI VELLUTO ( lo so, ossimoro), TOP PRENDISOLE, MOONBOOT. Un classico dell'assurdo. Tuttavia visto con i miei occhi.

Possible ensamble#2 MONTGOMERY , CAPPUCCIO, SCIARPA, NIENTE CALZE, CIABATTINE INFRADITO. Un vivido esempio di Ying e Yeng.

Gli stivali UGG spopolano, ma, se ci penso, sono la scelta piu' sensata. Per lo meno il vello ovino mantiene la temperatura dei piedi costante nell'escursione termica da un quartiere all'altro.
Il design da Manga giapponese ( che fa la caviglia piu' spessa del ginocchio) pero' mi lascia perplessa.

La giornata ideale a San Francisco?
Uscire di casa imbaccuccati e scoprire il piacere di togliersi gli indumenti ad uno ad uno, man mano che ci avvicina nelle zone calde. Stip tease San Francisco style.
Pranzo in una delle tante Taquerias del quartiere messicano con serenata di Mariachi. Birretta ghiacciata. Rosolata digestiva sotto sole cocente sul prato del Dolores Park ( insieme agli altri profughi provenienti dalle zone artiche della citta').
Quindi, prima che faccia sera, tornare a casa e bersi una bella cioccolata calda davanti al caminetto acceso.


Scommetto che vi viene gia' voglia di venire quest'estate!


p.s. la prima parola che mia figlia ha detto in inglese e' stata FOG, nebbia.

                                    
                  

Saturday, April 14, 2012

THE BEST OF YOUTH

THE PLACE: my house, dinnertime.
THE EVENT: my daughter's twelfth birthday.
The crowd: me and seven sixth graders.

Here's an accurate recount of the conversation that went on.

Me (lieutenant Columbo): "Young ladies, what would you like to do when you grow up?"

Young Lady: "I know I will become a pastry chef and I will marry"

Me(intrigued): " Really? Who would you like to marry?"

Young Lady: "I would be happy to marry someone who doesn't fart at the dinner table"

Me(trying to break the news gently): " Honey, you do know that a man like that does not exist"

Young Lady: ( with the halfway smile of someone who has been around the block a few times):
                     " I KNOW!!!"

 These girls are only twelve!
I suddenly realize I have a lot to learn from them.
These girls don't dwell on the images of the ideal man that I have been fed all my life. They forged their own ideas about boys on soccer fields; the boys adorable bestiality is endearing to them.
The Prince is Charming even if he farts, as long as he doesn't do it during Thanksgiving dinner.
From other details I was able to gather during our conversation one thing is sure:
they are, and feel, equal.
These girls give me hope for their future and mine.
I believe they will be able to hold their own in any farting incident; most likely they will strike back.
When, and if, I grow up, I want to be like them.


Dedicated to a Young Lady named Kiana.


Friday, April 13, 2012

RICETTA PER FAR DORMIRE

Un campo di camomille
la danza lenta di due anguille
la pioggia fina dopo il temporale
passata a filtro dentro un alveare
bevuta a sorsi di monotonia
due gocce appena
e non in compagnia
lana di pecore contate una ad una
nero di notte nera senza luna
una nota sola
solamente il "si"
il silenzio d'oro
proprio quello li

Perche' non dormi piccolino,
come....................?
PEPERONCINO ?


Al mio amico Matteo
vispo vispo, nella foto.





Thursday, April 12, 2012

LA MEGLIO GIOVENTU'

IL LUOGO : casa mia , dopocena.
L'EVENTO: dodicesimo compleanno di una delle mie figlie.
I PERSONAGGI: io, piu' sette ragazzine di prima media.



Io (nel ruolo di investigatopo) : - Bimbe belle, cosa vi aspettate dal futuro?-

Bimba Bella ( a caso) :- io so gia' che apriro' una pasticceria e che mi vorro' sposare.-

Io ( incurio-inorridita) :- Wow, e che tipo di uomo ti piacerebbe sposare?-

Bimba Bella ( senza colpo ferire ) :- Mah, sarei contenta di sposare un uomo che non scoreggiasse a tavola!-

Io ( intenerita) :- Tesoro, quell'uomo non esiste-

Bimba Bella (con sorriso sbieco da gatto che ha mangiato il topo) :- Lo so -.


Io da queste ragazzine ho solo da imparare.
Sono ragazzine che non guardano la televisione e sono quindi immuni dal preconcetto di uomo ideale. Se ne sono fatte un'idea giocando a pallone coi maschi e apprezzando la loro adorabile bestialita'. Il Principe e' Azzurro anche se scoreggia, basta che non lo faccia durante il pranzo di Natale. Queste ragazzine mi fanno sperare nelle prossima generazione di donne.
Sono sicura che non proveranno imbarazzo davanti a niente o nessuno e spero che se qualcuno scoreggera' in loro presenza, sapranno rendere pan per focaccia.
Quando, e se, divento grande, voglio essere come loro.


( Magari adesso vi chiederete: ma che razza di uomini frequenti?)

Wednesday, April 11, 2012

SOCKS AND SCREWDRIVERS

I love a man who keeps a set of screwdrivers in his socks drawer.
A man like that is prepared. A man like that knows that I am not.
Such a man can do anything with his hands : put a wall up out of nowhere or bake a banana-cream pie (but not at the same time). He succeeds wherever I fail.
Such a man cannot tell a lie and, alas, he is never going to learn.
He has both feet on the ground, even if he is mostly on deck.
He can park a ship as though he is parking a Smart. Whereas I park a Smart as though I am parking the Titanic. He gazes at the stars. I flip my mood according with the moon.
One day I love him, another day I hate him.
With my period and the full moon, I hate him.
When I am looking for a screwdriver to change the toothbrush batteries and I know exactly where to go: I love him.

For SamIamgreneggsandham

CACCIAVITI E CALZINI

Adoro un uomo che tiene un set di cacciaviti nel cassetto dei calzini.
Un uomo cosi' e' preparato. Un uomo cosi' sa che io preparata non lo sono.
L'uomo in questione sa far tutto con le mani: sa tirare su un muro dal nulla, e sa fare una crostata con crema pasticcera (ma non conteporaneamente).
Riesce dove io fallisco.
Ha i piedi ben piantati per terra, nonostante sia un lupo di mare. Parcheggia una nave come se fosse una Smart. Io parcheggio una Smart come se fosse un translatlantico.
Ha un cuore di pane e una scorza attorno spessa un dito.
Si orienta con le stelle. Io invece sono lunatica.
Un giorno lo odio e un giorno lo amo.
Col ciclo e la luna piena, lo odio.
Quando mi serve un cacciavite per cambiare le batterie dello spazzolino da denti e so dove andare a colpo sicuro: lo amo.


Dedicato a Cuoredipane Lupodimare

Friday, April 6, 2012

THE TEN COMMANDMENTS

 Here's the ten commandments of an Italian parent.


1. Thou shall not sweat.
2. Thou shall not get dirty.
3. Thou shall not covet somebody else's snack.
4. Thou shall not eat before dinner (or after).
5. Thou shall not run (and fall, and get hurt).
6. Remember to brush you hair (in a way that looks good).
7. Never take your shoes off (EVER).
8. Put a sweater on (it's too cold).
9. Take that sweater off (it's too hot).
10. Get away from the draft ( or you shall catch pneumonia and die).


And here's the ten commandments of a San Francisco parent.

1. Recycle.
2. Put some sunscreen on.
3. Thou shall not eat dairies, wheat and nuts ( thou are allergic anyway).
4. Honor thy fathers and thy mothers.
5. Respect the line (queue up).
6. Thou shall not hurt anybody's feelings.
7. Thou shall not touch anybody, anywhere, anytime without their permission (personal space).
8. Thou shall not judge (so what if he has boobs and a penis?).
9. Thou shall not ask me for food (but instead open the refrigerator and figure out what to eat).
10. Thou shall not smoke (cigarettes, that is).

And while we are talking about religion I'd like to quote e friend of mine that says:
" In Italy we have one religion and at least two thousand kind of cheese. In California there are only two kind of cheese and two thousands religions."



PRIMO : NON SUDARE

I dieci comandamenti del genitore italiano.


Primo:  Non sudare.
Secondo: Non ti sporcare.
Terzo:  Non desiderare la merenda d'altri.
Quarto:  Non mangiare fuori pasto.
Quinto:  Non correre (che cadi).
Sesto: Pettinati.
Settimo: Non toglierti le scarpe (mai).
Ottavo: Copriti (che fa freddo).
Nono: Spogliati (che fa caldo).
Decimo: Non stare nella corrente ( che muori).


I dieci comandamenti del genitore di San Francisco.


Primo:  Riciclare.
Secondo: Mettiti la protezione solare.
Terzo: Non mangiare latticini, farinacei, noccioline (che sei allergico).
Quarto: Onora i due padri e le due madri.
Quinto: Fai la fila.
Sesto: rispetta lo spazio personale.
Settimo: Non toccare (nessuno, mai).
Ottavo: Non giudicare ( ha sia le tette che il pisello, e allora?)
Nono: Non chiedermi di farti da mangiare (apri il frigo, qualcosa troverai).
Decimo: Non fumare (le sigarette).

Va da se che la mia prole li rispetta tutti e 20.
Voglio finire con una citazione di un mio amico con cui concordo pienamente.
"In Italia ci sono duemila tipi di formaggio ed una sola religione; in California ci sono due tipi di formaggio( bianco o arancione) e duemila religioni."