Sunday, November 10, 2013

VACCINI (ma anche un po' suini).

Prendete un'ipotetica famiglia con quattro figli.
Due di questi ipotetici figli, fin dalla piu' tenera eta', mangiano la terra su cui camminano , si rotolano nel fango appena possono, raccolgono e riciclano le chewing gum masticate (da ignoti) e sono fini degustatori di caccole.
Gli altri due figli, no.
Due di questi figli sono sempre malati; gli altri due, no.

Indovinate quali?

Approfondimenti
Secondo il medico austriaco Friedrich Bischinger, le caccole sono una specie di vaccino commestibile e, l'istinto a mangiarle, e' atavico proprio perche' e' cosi' che la razza umana si e' immunizzata per secoli.
Meditate gente, meditate.

p.s. Nella foto una cura omeopatica per l'attacco di scorpioni. Se uno scorpione punge una delle mie figlie, muore.

Lecca leca allo scorpione.


Saturday, August 31, 2013

A SCUOLA DAI BAMBINI


E' iniziato l'anno scolastico.
Ho iniziato a iperventilare.
Quattro figlie, in quattro scuole diverse, ai quattro angoli della citta'. Per farle arrivare tutte in orario ci vuole il teorema di Euclide.
Anche il mio destino, che di solito si alza un'ora prima di me, questa volta mi ha detto: 'cazzi tuoi'.


A San Francisco non puoi andare alle elementari nel tuo quartiere. Non puoi neanche scegliere dove.
Puoi solo scegliere il come: di solito la macchina, perche' a piedi, o con l'autobus, non ci arrivi.
Il dove lo sceglie per te un algoritmo che, per mischiare i ceti sociali, estrae a sorte la scuola . Cosicche' chi e' a destra, deve andare a sinistra; chi e' a sinistra deve  andare a destra; chi e' in salita deve fare la discesa, e chi e' vicino all'uno deve andare all'altro mar.
Nonostante questo rimescolio, il sistema scolastico di San Francisco, rimane uno dei piu' segregati del pianeta terra. Va a savoir.

Mia figlia #4 ha iniziato l'asilo nell'istituto meno desiderato, nel quartiere piu' degradato della citta'.
E' l'unica alunna di razza caucasica in tutta la scuola.
La Perla di Labuam.
Lei e' felice.
In due settimane ha imparato molte cose. Nessuna che venga dai libri. Alcune delle quali senza prezzo.
Chi ha imparato di piu' sono io.
Ho imparato a non giudicare  i papa' che vengono a prendere i bambini alle tre del pomeriggio col pigiama (quello coi piedi e la zip).
Ho imparato che molte delle mamme, piu' giovani di me, sono in realta' le nonne (sigh).
Ho imparato che, se qualche mattina c'e' la nebbia, puoi direttamente tirarti il copriletto addosso e arrivare in tempo per la campanella  senza prendere freddo.
E' anche vero che questo sarcasmo contraddice qualsiasi buona intenzione.
Forse non ho imparato niente, ancora, ma ce la sto mettendo tutta.
Mia figlia di 4 anni mi sta dando una lezione da libro cuore.






Friday, August 9, 2013

MINIPOTERI

In quest'estate monotona almeno qualcosa di utile l'ho fatta: ho trasformato una sfiga in una benedizione.
E' inutile accanirsi contro il proprio destino. A volte bisogna corrergli incontro, come per un amico ritrovato.
Mi presento, mio nome e' Mamaspice e sono dotata i MINIPOTERI.
La buona notizia e' che non sono l'unica.
Se anche voi attraete patacche su camice immacolate come un frigo attrae le calamite; se anche voi uscite con vento e pioggia per comprare le uova, e tornate a casa, bagnate come pulcini, ma senza le uova; se ad ogni coda al supermercato il registratore di cassa davanti a voi esplode o si inceppa solo perche' lo avete scelto, CONGRATULAZIONI, anche voi avete almeno un minipotere.
Perche' diciamocelo, i superpoteri sono un'altra cosa.
Ma anche con i minipoteri non si scherza.
Qualche settimana fa una signora in fila davanti a me, arrivata alla cassa ha iniziato a piangere. Non solo per merito mio. Questa volta, in coda assieme a me c'era anche il mio capo, che nella vita di tutti i giorni e' Clark Kent, ma in coda alla Coop, al casello autostradale o alla posta, scatena i minipoteri.
Occhio.
Se il rotolo dello scontrino prende fuoco non e' mai una coincidenza.
I minipoteri sono reali e vanno usati con cautela.
Luoghi utili dove testare i vostri minipoteri a fin di bene:
il negozio di Dolce e Gabbana a Milano, appena riapre dopo l'indignazione;
le prossime primarie del PD.
Se anche voi avete i minipoteri mettetevi in coda con me. Faremo fuochi d'artificio.
A volte mi credo Wonder Woman.

Sunday, July 14, 2013

FAIRYGODMOTHERS

A true friend will show up during your labour, in the delivery room, with champagne and trifle.
A true friend will call the anesthesiologist and threaten him if he doesn't deliver an epidural right away, weather you need it or not.
The same friend will come between you and the nurses at the time to insert the catheter and will stop them (only because she had a bad experience with it and she peed her pants for an entire year).
A real friend will offer to re-wash all the surgical instruments in the room, right there and then, just to make sure....
A real friend will offer to clean up the floor after the catheter was not inserted, for obvious reasons.
A true friend, once identified the doctor on call, she googles him and interviews him. When, and only when, she finds out they have friends in common, she will give the OK to proceed.
A true friend thinks she knows the sex of the baby before hand. Even against all evidence.
You will have to raise your fourth (and hopefully last) daughter as a boy, for the first two years of her life, just not to disappoint this friend.
A true friend already inebriate with alcohol and adrenaline, will record the final push and the first breath on camera, and then mail it to the wrong people.
A true friend will come up with placenta recipes while holding your placenta.
A true friend, exhausted and exhilarated, will finish your trifle right on the operating table (no placenta).
This true friend, if you have to give birth, is all yours.

First few seconds of life.


Dedicated to the 4 Fairygodmothers: Fauna, Flora, Merrywether and Lucy O'Dwyer who took this picture.


VENUTA AL MONDO



Una vera amica arriva in sala parto, durante il vostro travaglio, con una bottiglia di spumante e una teglia di tiramisu'.
Una vera amica chiama l'anestesista e lo minaccia di morte se non vi fa l'epidurale immediatamente. Che voi la vogliate o meno.
La stessa amica si mette tra voi e gli infermieri che cercano inserire il catetere e glie lo impedisce (perche' lei, una volta, ebbe un'esperienza negativa col suddetto e di conseguenza si  piscio' addosso per un 'anno).
Una vera amica si offre di risciacquare tutti gli strumenti in sala parto li', subito, nel lavandino, perche' non si sa mai.......
Si offre altresi' di lavare il pavimento che, dato il mancato inserimento del catetere, assomiglia sempre piu' ad un bagno della stazione.....
Una vera amica, appena appurata l'identita' del medico di turno quella notte, apre la laptop e lo ricerca su google; quindi lo intervista di persona e, solo dopo aver scoperto che hanno amicizie in comune, gli da' l' OK a procedere.
Una vera amica sa gia' quale sara' il sesso del nascituro anche quando l'evidenza le da' torto. Per non deluderla e contraddirla, vi tocchera' allevare la vostra quarta (e ultima figlia) come un maschio, per i primi due anni di vita.
Una vera amica, al momento della spinta finale, gia' carica di spumante e di adrenalina, filma un documentario dell'orrore che neanche il Blair Witch Project.
Una vera amica analizza la placenta e la vuole usare come ingrediente in ricette da cinque stelle Michelin.
Una vera amica, brilla e stremata dall'evento si mangia tutto il tiramisu' appoggiata al tavolo operatorio (ma senza placenta).
Questa vera amica, se dovete partorire, ve la presto.

Pochi secondi di vita.


"Quando il gioco si fa duro, le vere amiche cominciano a giocare." Mamaspice

Dedicato ad Alessandra, FataMadrina.

Immagine di Lucy O'Dwyer. Cosa credevate, che ce ne fosse solo una di amica? In realta' c'erano anche Fauna, Flora e Serenella, 4 in tutto.

Sunday, June 23, 2013

ONCE UPON A TIME

Fairy tale #1

Once upon a time, in a faraway land, there was a girl just like any other.
Life had many gifts for her, but since the girl was afraid of life, the gifts went mostly unused. Gifts like failure, and shame, humility and restraint, just to mention a few.
So when the time was right, life decided to package these gifts in ways they could not be refused or ignored. The first gift came in the shape of a daughter, it was the gift of patience and endurance. With the second daughter came other gifts: impotence but also courage. The third time around she received the gift of music but also the terrible gift of honesty. With the last daughter came surrender and  defeat, but also exhilaration.
The gifts are there. She doesn't use them often, but she is reminded of them every day.

The End


Fairy tale #2


Once upon a time there was a puppet made of wood. With the help of an unconventional family he became a real boy.
I don't know if Geppetto and Jiminy Cricket were a real couple. They were hanging out with a fairy. Does that prove anything?
Anyway, it's good to think outside the whale for once.
The boy turned out all right. And he was loved, all along, without falter.

The End


Fairy tale #3

There once was a woman who lived in a shoe, she had so many children she didn't know what to do.
And the moral of the story is: give a woman the right shoes and she'll put up with anything.

The End



C'ERA UNA VOLTA......

Fiaba #1

C'era una volta, in un paese molto lontano, una fanciulla proprio uguale a tante altre.
La vita aveva in serbo molte sorprese per lei, ma visto che alla fanciulla non piacevano le sorprese, i pacchetti della vita non venivano neanche aperti. Dentro c'erano regali come l'umilta', la vergogna, il fallimento, giusto per nominarne alcuni. Cosi', quando fu il momento giusto, la vita decise di confezionare il regalo in maniera tale che non poteva essere rifiutato e tantomeno ignorato.
Il primo dono apparve sotto le spoglie di una bambina, una figlia. Era il dono della pazienza e della sopportazione. Con la seconda figlia i regali furono diversi: ci fu una buona dose di impotenza ma anche di coraggio. La terza volta il dono fu la musica, ma anche la terribile maledizione dell'onesta'.
Con l'ultima bambina arrivo' il permesso della resa e della sconfitta, ma anche dell'esaltazione.
I regali sono stati recapitati. La fanciulla non li usa spesso. Ma sono li. E lei lo sa.

Fine


Fiaba #2


C'era una volta un burattino fatto di legno. Con l'aiuto di una situazione famigliare non di certo convenzionale, il burattino divenne un bambino in carne e ossa.
Non so se Geppetto e il Grillo Parlante fossero una coppia di fatto. O se la Fata Turchina fosse una zia, o una zietta.
Cerchiamo di venire fuori dal ventre della balena, per una volta.
Il ragazzo e' cresciuto bene. Forse proprio perche' e' stato amato, fin dall'inizio, senza minima esitazione. Non importa il chi, ma il come.

Fine


Fiaba #3

C'era una signora che viveva in uno scarpone, aveva tanti bambini che non sapeva che cosa farne (antica filastrocca inglese).
Morale della favola: date ad una donna la scarpa giusta, e potra' affrontare qualsiasi cosa.

Fine

Sunday, May 12, 2013

AN INCONVENIENT TRUTH



Before I became a mom I had all the answers .
As soon as I became a mom  I still had all the answers, just not the practical and useful ones.
The years went bye and I kept having all the answers, to the wrong questions.
Now I just have questions. And no answers.

It's impossible to predict life with kids.
You think you are going to teach them things, instead YOU will become their student.
And not a brilliant one at that.
One thing for sure, you will learn a lot.

And nothing will scare you, anymore. Or rather, you 'll still be afraid of everything, but you will find the courage to do anything.
Happy mother's day.


UNA SCOMODA VERITA'



Prima di diventare mamma avevo tutte le risposte.
Appena sono diventata mamma, ho continuato ad avere tutte le risposte, ma non quelle utili.
Gli anni passano e continuo ad avere tutte le risposte, alle domande sbagliate.
Adesso ho solo domande. Nessuna Risposta.

E' impossibile fare predizioni sulla vita con figli.
Pensi di dover insegnare e invece diventi il loro studente. E neanche tra i piu' brillanti.
Una cosa e' certa, si impara parecchio.

E niente vi fara' piu' paura.
Ovvero, si avra' paura di tutto, ma si trovera' il coraggio per non sottrarsi a niente.
Buona festa della mamma.

Sunday, May 5, 2013

MARTIAN LAW



This Italian mother, every once in a while, is reminded not to be so hard on herself.
This Italian mother sometimes gets acquitted in the trial where she is both plaintiff and defendant.
She is exonerated from feeling guilty about all the misery of the world.
Nevertheless, this Italian mother feels responsible and irreplaceable.
NOBODY is irreplaceable.

Deep breath and relief.

Men know better. Men are from Mars.
And we can learn from them.

This Martian Law was inspired by this Italian mother's best ally: the American husband.

Here are some of the points:

Whoever wants to eat, should learn how to cook.
Whoever wants to eat better, is encouraged to improve his/her cooking skills.
Whoever wants to wear her pajamas in preschool for two weeks in a  row, will have no choice but to sleep in her Sunday clothes.
Whoever wears a goalie uniform to formal family events, must not be surprised is she does not appear in that family's photo album.
Whoever gets up for breakfast last, should not be disappointed at the disappearance of bacon; he or she, may not hide the aforementioned bacon the night before, and then forget that he or she did so.
Whoever repeatedly demands explanations about the after life, and does not get a comprehensive and satisfactory explanation, is kindly required to ask elsewhere.
The same goes for questions about sex and algebra.







LEGGE MARZIANA


A questa mamma italiana, ogni tanto, viene ricordato di non essere cosi' dura con se stessa.
Viene assolta dai processi che si fa da sola.
Viene scagionata da tutte le colpe del mondo.
Nonostante tutto, questa mamma italiana si sente responsabile e indispensabile.
NESSUNO e' indispensabile.

Sospiro di sollievo. 

Gli uomini certe cose le sanno. Da subito. Gli uomini vengono da Marte.
Non sono particolarmente interessata ne' ad imitare ne' a diventare, un uomo.
Pero' c'e' qualcosa che da loro si puo' deve imparare. Cioe' a fregarsene un po' di piu' e a fidarsi di tanto in tanto. Soprattutto di noi stesse.

Questa mamma italiana, ora come ora, ha un'unico alleato: il marito americano.

I due mesi appena trascorsi sono stati tra i piu' intensi della mia vita. Anche i piu' esilaranti se vogliamo. I ritmi hanno minacciato di schiacciarmi o di farmi fare ricorso all'uso di droghe pesanti.

Mi ha salvata la messa a punto di una Legge Marziana.

Alcuni decreti:

Chi vuole la cena, impari a cucinare.
Chi vuole mangiare bene, impari a cucinare meglio.
Chi vuole andare all'asilo in pigiama per due settimane di seguito, ci vada pure. Sara' tuttavia costretto a dormire con i vestiti della domenica.
Chi si veste da portiere della Sampdoria a tutte le feste comandate o durante qualsiasi evento mondano, non se la prenda se non verra' fotografato/a in nessun album di famiglia.
Chi arriva ultimo alla prima colazione non si lamenti se il bacon e' finito; e' altresi' vietato nascondere il bacon la sera prima, e poi dimenticarsi che (e soprattutto dove) lo si e' nascosto. 
Chiunque fara' domande sull'aldila' e non ottenga una risposta soddisfacente, trovi altri interlocutori.
Lo stesso valga per domande su sesso e algebra.













Friday, March 29, 2013

CONVERSATIONS WITH LIEUTENANT COLUMBO

Being questioned by an health insurance agent, is like being questioned by Lieutenant Columbo.
Sort of.
If I ever get sick, fucking pull the plug.


The following conversation happened for real. It lasted several hours. Here some of the highlights.
The sentences in blue were pronounced by Sherlock. The ones in pink by Mamaspice.


Hello, my name is Perry Mason. I have in front of me your application for our health coverage. I need to ask you some questions.
Sure, go ahead.
You daughter #4 was diagnosed with asthma; how many times a day does she need medication?
She only needs it when she gets a cold or a cough.....
How many times a day does she cough?
Are you serious?
Then tell me how many times a year does she get sick?
I don't know, three four times....
Does she smoke?
Only a pack a day. She is four.


I see here that your daughter #2 recently had an ear infection....
So?
Did you use herbs to heal her?
No, I used the real stuff, you know: antibiotics.
How long did it take her to heal?
.....seven days.....
SEVEN DAYS?
Ok maybe they were four, four days, final answer.
FOUR DAYS?
How much does your daughter weight?
?


Was your daughter #1 ever pregnant?
Actually she never even got her period yet....
WHY?
What do you mean?


You state you suffer from migraines....
Yes......
Did you ever have surgery for it?
Is there such a thing as a surgery for migraines?
When was the last time you took medications for migraines?
......about three months ago.....
Was it December or January?
mmmmm................................
Will you tell me the exact date?
I 'll tell you what, I took a migraine pill thirty seconds ago, maybe forty.
 



TELEFONATA COL TENENTE COLOMBO

Essere interrogati da un'assicuratore sanitario, negli Stati Uniti, e' come essere interrogati dal Tenente Colombo.
Ieri sono stata sottoposta ad un terzo grado al telefono. Se mi ammalo, staccate la spina e mandate tutti gli assicuratori affan.......

La seguente conversazione e' realmente accaduta. E' durata ore. Quindi ve ne riassumo i punti salienti.
Le frasi del medico/tenente Colombo sono in blu (il nome e' fittizio).
Quelle di Mamaspice in rosa.

Sono il dottor Colombo. Ho davanti a me il suo fascicolo per ottenere la nostra copertura sanitaria. Ho bisogno di farle qualche domanda.
Dica.
A sua figlia #4 e' stata diagnosticata l'asma. Quante volte al giorno deve ricorrere a medicinali?
Ma no, solo quando le viene la tosse o il raffreddore....
Quante volte al giorno le viene la tosse?
Come quante volte al giorno, una; vuole sapere quante volte tossisce?
Allora mi dica quante volte le viene la tosse in un'anno?
Tre, quattro........
Sua figlia fuma?
Un pacchetto al giorno: ha quattro anni.


Sua figlia #2 ha avuto un'otite.
Si, e allora?
L'ha curata con le erbe?
Ma quali erbe..... abbiamo usato un antibiotico.
Quanto ci ha messo a guarire?
Sette giorni.....
SETTE GIORNI?
Forse erano quattro....
QUATTRO GIORNI?
Quanto pesa sua figlia?
?


Sua figlia #1 e' mai rimasta incinta?
Ma se non ha neanche il mestruo....
E perche?
Come perche......?

Thursday, March 7, 2013

OLD MACDONALD HAD A FARM


PREFACE
Because of a series of unfortunate events, this month, the only person bringing home a paycheck is my 12 year old  daughter. She became a referee.
Both Sam iAm and I are currently interning.
The Ministry of Economy (Mamaspice), was therefore forced to operate some cuts.
Birthday budgets were the first on the list.
Birthdays normally celebrated in March: 2.

AN ECO(nomic) BIRTHDAY
About a 100 feet from my house lies the biggest (and only) urban farm of the city.
Nestled between the projects and the 280, there are three acres of cultivated French Countryside.
The land is owned by Park and Rec, and a number of volunteers turns it daily into food.
Whoever goes to the farm for a few hours, and puts in some work, can go home with a little harvest.
Wherever anybody saw dirt and weeds, I saw the perfect birthday party.
So this is where I took my now ten year old daughter, and her friends, on Sunday.
The girls spent the afternoon weeding, plowing, digging, planting and harvesting.
I have never seen anybody so happy to be shoveling manure.
While we were all working together we were singing, sweating and discussing the Oscar's Red Carpet.
After a couple of hours, the girls started gorging on fava bean leaves like they were Pringles (I'm guessing physical work had something to do with it).
Here's the picture to prove it.
Eating fava bean leaves

They were delicious, who knew?


We also particularly liked these "Ground Cherries", or Cape Gooseberries: it's like eating a tomato at first, and a plum, or cherry, in the aftertaste.










Ground Cherries


















And then we got to take home the harvest.

The harvest: lettuce, carrots, herbs.

According to my daughter: best birthday party EVER!
Cost of the entire operation $20 (mostly for the imported prosciutto in the sandwiches).

EVERYTHING ELSE, PRICELESS.


NELLA VECCHIA FATTORIA


PREMESSA

Per una strana congiunzione astrale, questo marzo, l'unica persona della famiglia che porta a casa una busta paga e' mia figlia #2, che e' appena diventata arbitro di calcio; la ragazza ha dodici anni.
Sia io che Lupodimare stiamo completando un internato e quindi lavoriamo per la gloria.
Il ministro all'economia (Mamaspice) si e' visto costretto ad operare dei tagli.
Per questo la figlia #3 e' stata esodata. Mi spiego.
Il primo di marzo, compiendo 10 anni, avrebbe avuto diritto ad una stravagante e sfarzosa festa di compleanno. Invece niente.
Le feste di compleanno sono diventate un impegno monetario non indifferente.
O si portano i ragazzini al cinema e a cena. O gli si offre un programma di attivita' ludiche, artistiche o sportive che neanche al Club Med.  E io pago.
A volte pero' la necessita' aguzza l'ingegno.


UN COMPLEANNO ECO-NOMICO

A cento metri da casa mia c'e' la piu' grande fattoria urbana di San Francisco (e anche l'unica).
Tra un complesso di case popolari, e l'autostrada 280, quando meno te lo aspetti, ci sono tre acri di campi arati e ad alberi da frutto. La terra comunale e' gestita e coltivata da volontari. Il tutto funziona cosi': chiunque puo' andare alla fattoria, lavorare per qualche ora e portare a casa parte del raccolto. Domenica ho fatto una sorpresa di compleanno a mia figlia portando lei e le sue amichette a vangare.
Ho restituito un sacco di braccia rubate, alla legittima proprietaria: l'agricoltura.
Per un pomeriggio intero le bambine hanno: zappato, rivoltato la terra, piantato, raccolto insalata e concimato. Non ho mai visto esseri umani piu' contenti di spalare mer............letame.
Mentre lavoravamo tutti assieme abbiamo cantato come delle mondine, sudato come degli scaricatori e discusso il tappeto rosso degli Oscar come Valentino Garavani.
Dopo tre ore nei campi alcune delle fanciulle hanno scoperto che le foglie di certi fagioli sono buonissime da mangiare, e ne hanno fatto una scorpacciata che neanche fossero state manna (o Pringles).
Foglie delle fave, senza pecorino.




Inoltre si sono mangiate questi frutti deliziosi chiamati "ciliegie di terra", che sanno di pomodoro misto a ciliegia e sono divini.




Ciliegia di terra









Alla fine il loro lavoro e' stato ripagato con un buon raccolto.










Il raccolto: lattuga, carote, erbette, foglie di fava.

A detta di mia figlia e delle amiche il miglior compleanno in assoluto.
Costo dell'intera operazione: venti dollari di panini al culatello (importato).
Valore dell'esperienza: inestimabile!


Sunday, March 3, 2013

IT TAKES A VILLAGE

OUTSOURCING IN THE CITY.


When I was born my parents did it. Maybe yours did it too.
Italians, for centuries, outsourced children rearing to their own parents.
In my case the outsourcing happened in the very same building where we were living (not in places like Bangalore).

With my kid's grandparents living in Oregon, Mendocino County or in the Eurozone, it would be much more convenient for me to send them to Bangalore.

For my own kids I had to think globally and act locally. I used neighbors, teachers that happened to be in the right place at the right time in my life, and friends with kids of their own.

Facts that prove outsourcing works (or that has worked for me):

Your kids have a place for their toothbrush, in the main bathroom, at their friend's house.

One of your kids is  featured in your neighbors' "Family Christmas portrait".

You manage to dispatch four of them, to four different families, on a Saturday night.

You end up with eight kids, instead of just your four, the following Saturday.

You hear one of your girls telling you: " You know, my third grade teacher has been like a mother to me; I know you are my real mom, and I love you best........sort of...........".

 As I was saying: IT TAKES A VILLAGE.

Bernal Village

CI VUOLE UN VILLAGGIO

UN CONCETTO STRAORDINARIO (E VECCHIO COME IL MONDO): L'OUTSOURCING.

Quando sono nata, i miei genitori hanno usato l'outsourcing. Probabilmente anche i vostri.
Hanno usato i nonni per fare allevare da loro, sia me che mia sorella.
Fortunatamente la sede di questo outsourcing era nello stesso palazzo e, d'estate, in campagna a soli 40 minuti di autostrada (e non a Bangalore).

Con i nonni in Oregon o nella zona Euro, le mie figlie, invece, sarebbe piu' conveniente mandarle a Bangalore.

Cosi' io mi sono arrangiata localmente. Ho impiegato la gente del quartiere, alcuni insegnanti incontrati sulla via di Damasco o i genitori degli amichetti.

L'outsourcing funziona quando:

Le tue figlie hanno un posto per il loro spazzolino da denti a casa dei loro amici.

A Natale ti arriva una cartolina con ritratto di famiglia dei vicini, e nel ritratto c'e' anche una delle tue figlie.

E' sabato sera e sei riuscita riuscita a smistare le quattro figlie a quattro famiglie diverse.
(Per la fisica del rinculo, il Sabato successivo, ti ritrovi con otto ragazzini invece delle solite quattro).


Infine, quando tua figlia #3 ti confessa candidamente che la sua maestra di terza elementare e' come una vera mamma per lei. E poi va avanti dicendoti " lo so che sei tu la mia vera mamma, e ti preferisco......piu' o meno.......".

Perche' e' vero, per allevare un figlio, ci vuole un villaggio.

Il mio villaggio: Bernal Heights.


Thursday, February 14, 2013

ENCOUNTER OF TITANS

Phone conversation between two friends.

K- Tonight I 'm going to see Al Gore and Barbara Kingsolver at the Hearbst Theatre, do you want to go?

Mamaspice- No, I'm sorry, I'm completely pooped, I just got off work, daughter #2 has a science test in the morn...........

K- But I have two tickets!

Mamaspice- I wouldn't even know what to leave the girls for dinner, I have an empty freezer, got up at five this morning.....

K- It's free.

Mamaspice- Let's go!

And this is how I found myself in the same room with Al Gore, Nobel prize laureate, and Barbara Kingsolver, Pulitzer awarded writer. Me, recipient of no prize whatsoever.
Al Gore was being interviewed by Barbara on his latest book: The Future, six drivers of global change.
From what I gather, the book is some sort of Nostradamus prophecy. Scarier but, I'm afraid, more accurate. 
Al, revealed to us a bunch of things about the future. For instance that there are goats called Spidergoats, genetically combined with tarantulas. If you milk them you get spider webs. With these silk like filaments, you can produce a fiber five times stronger that steel, but lighter than cotton.
Contrary to what I expected, Spidergoats don't have eight legs (pity).

Other than that, Al warned us that we are all acting like jerks towards our planet. Being that we were in San Francisco, he was preaching to the choir (or to the Pope).
Mamaspice, Barbara Kingsolver, Al Gore.




After the lecture, Barbara and Al were so gracious to hang out and sign autographs.
Since I found out Al was single and my friend K. needed a date for Valentine's day, I decided to slip her phone number into Al's side pocket. 
Al, don't be a jerk and call her!
K., pick up that phone!
 

Image by K.

INCONTRO DI TITANI.

Telefonata tra due amiche.

K- Stasera vado a vedere Al Gore intervistato da Barbara Kingsolver all'Herbst Theatre, vieni?

Mamaspice- No, sono a pezzi, ho appena finito di lavorare, devo ripassare con mia figlia #2 per il compito in classe di scienze ........

K- No perche' ho un biglietto in piu'..........

Mamaspice- Non saprei neanche cosa lasciare da mangiare alle ragazze, il frigo e' vuoto, il piatto piange, sono sveglia dalle 5 stamattina...

K- E' gratis.

Mamaspice- Arrivo.

E cosi' mi sono trovata a trascorrere una serata con Al Gore (vincitore di un premio Nobel), e Barbara Kingsolver (vincitrice di un Pulitzer). Io che non ho mai vinto neanche al gratta e vinci.
Barbara Kingsolver e' l'autrice di uno dei miei libri preferiti The Poisonwood Bible (tradotto in italiano col titolo bruttissimo Gli occhi negli alberi).
Il nuovo libro di Al Gore, invece, The Future: Six drivers of global change, e' una specie di profezia di Nostradamus. Da leggere e toccarsi (ma comunque da leggere).
Al, ci ha raccontato un sacco di cose sul FUTURO.
Lo sapevate che ci sono delle capre, chiamate capreragno, che sono state geneticamente combinate con le tarantole? Quando vengono munte, producono filamenti simil ragnatela, che si utilizzano per creare una fibra cinque volte piu' forte dell'acciaio, ma piu' leggera del cotone.
Le capreragno, contrariamente all'immagine che me ne sono fatta io, non hanno otto zampe (peccato).
Non ho chiesto se si arrampicano sui lampadari.

A parte questo pare che ci stiamo dando tutti la zappa sui piedi. Quindi non facciamo i pirla col nostro pianeta.
Uno e' (per ora) e ce lo dobbiamo far durare.

Mamaspice, Barbara Kingsolver and Al Gore.
Alla fine dell'intervista Al Gore e Barbara Kingsolver sono stati cosi' carini da sedersi tra di noi a firmare autografi. Appena ho scoperto che Al e' single, ho pensato di dargli il numero della mia amica K. anch'essa in cerca di un fidanzato per San Valentino. Cosi' gli ho messo un bigliettino in tasca en passant.
Al, non fare il pirla e chiamala!



Immagine by K.



Saturday, February 9, 2013

EVERYTHING IS ALIGNED

There are days when I feel like Morgan Freeman in "Driving Miss Daisy" :
I drive in circle, for hours, managing to go nowhere.
Those days are called Saturdays and Sundays.

There are evenings when I lock myself in my room and I disappear on the internet. Meanwhile my four year old is making herself a "butter, jam and hummus sandwich".

There are other days when one of the girls is dancing, one is dribbling a soccer ball, one is singing and one is reading.

And the universe is finally aligned.

 Driving Miss Tchesky.

TUTTO E' ALLINEATO

Ci sono giorni in cui mi sento Morgan Freeman in "Guidando Miss Daisy": guido, guido, guido e non vado da nessuna parte.
Questi giorni si chiamano sabato e domenica.

Ci sono sere in cui mi devo chiudere in camera e nascondermi su internet. In quei momenti e' possibile che mia figlia di quattro anni si prepari una merenda fatta di pane, marmellata e hummus (poltiglia di ceci, limone, sesamo e tanto, ma tanto, aglio).

E poi ci sono momenti in cui una delle figlie sta ballando, una sta driblando un pallone, una sta cantando e l'ultima sta leggendo.

E l'universo e' allineato.

Guidando Miss Tchesky

Thursday, February 7, 2013

HOUSEKEEPING

HOUSEKEEPING IN YOUR LOVE LIFE

I am not a good housekeeper.
For a start, I don't mind clutter.
I don't know what maintenance is and I love to sweep everything under the rug.
Procrastination is maybe the one thing I never put off.
I am not good at fixing things. But I am great at ignoring things that are broken.

And this is just the way I handle my marriage.
My house actually, doesn't look that bad.

I am very lazy in my relationship, and in a relationship, apparently, you can't slouch.
Is the amount of trust refilled?
Is the support in ship shape?
Is there anything you forgot to air ?
Are resentments conveniently hidden under the stove?
To maintain a certain efficiency in your marriage you have to constantly clear the dust and the misunderstandings. If not daily, at least weekly. I never want to do it. Luckily my husband forces me to confrontation.
I begrudgingly  have to admit that I always feel better after it.
The same way I feel better after I am done cleaning the refrigerator.



HOUSEKEEPING AFTER YOU HAVE A BABY.

My friend IsaBella just had her fourth baby. Two days after the happy event, I dropped by her house, UNANNOUNCED, in the middle of the afternoon.
She had ABSOLUTELY NO idea I was going to show up. Here's what I saw when she opened the door:
I saw a woman in a cocktail dress, with exquisite make up and coiffed hair;
I saw an adorable newborn baby boy, garbed like Little Lord Fauntleroy;
The house, you 'll be happy to know, looked like the site of a nuclear explosion after detonation.
My friend IsaBella (you could have guessed) is French.
She has her priorities straight.

Every time I went to visit an American friend, after she gave birth, I always found the girl wearing nothing but sweats, nursing pads, pigtails and spit up milk.
The house, though, each and every time, was immaculate.

Every time I had a baby, my house looked like what's left of a train crash; and I looked (and felt) like I had been run over by a train myself.



Laslo, in the box, on the day he was born.

This is a picture of my friend's  4 kids. The picture was taken in the beautiful Alamo Square, with the Painted Ladies (Victorian Homes) and the city, in the background.
Now you see what I mean?



LAVORI DOMESTICI

UNA CASA PULITA

Non sono una brava domestica.
Tanto per cominciare, nel casino io ci sguazzo.
Inoltre non sono tanto per la manutenzione. Preferisco spazzare tutto sotto il tappeto di quando in quando.
Procrastinare e' forse l'unica cosa che non rimando.
Non sono brava ad aggiustare qualcosa. Sono pero' bravissima ad ignorarla quando non funziona.

Se non si e' capito sto parlando del mio matrimonio.
La mia casa in realta' non e' messa poi cosi' male......

Sono pigrissima nella mia relazione con Lupodimare. Apparentemente, se si vuole che una relazione funzioni, bisogna rimboccarsi le maniche.
Bisogna continuamente rifare il pieno alla fiducia.
Rinvigorire la stima.
Dare aria ai sentimenti ammuffiti.
Andare a stanare le ripicche da sotto i letti.
Per mantenere una certa efficienza in un matrimonio, insomma, bisogna continuamente spolverare tutti gli equivoci dagli angoli piu' nascosti. Se non una volta al giorno, almeno una volta alla settimana. Anche se mi secca ammetterlo, dopo uno di questi repulisti mi sento sollevata. Quasi come mi sento dopo aver pulito l'intero frigorifero.
Ripulire l'intero frigorifero ovviamente e' molto piu' facile.



QUANDO NASCE UN BAMBINO

La mia amica Isabeaux ha appena avuto il suo quarto figlio. Due giorni dopo il lieto evento sono andata a trovarla (senza essere stata invitata) nel mezzo del pomeriggio.
Lei non si aspettava di vedermi. E io non mi aspettavo di vedere lei:
elegantissima, pettinatissima, truccatissima; con il neonato  apparecchiato come il Piccolo Lord Fauntleroy.
Avrete capito che la mia amica Isabeaux e' francese.
Vi fara' piacere sapere che la sua casa sembrava il sito di un'esplosione nucleare dopo la detonazione. La mia amica sa esattamente dove vale la pena riporre le energie.

Se avessi visitato un'amica americana dopo il parto (rigorosamente su appuntamento) ecco quello che avrei trovato:
una donna in pigiama, coperta di latte rigurgitato, senza trucco, senza doccia e con i codini ai capelli.
La casa pero' sarebbe stata immacolata.


Se avete mai visto la scena di Cassandra Crossing dopo che e' deragliato il treno, potete anche immaginarvi come sia stata la mia casa dopo ciascuno dei miei parti. Anche il mio aspetto, il giorno dopo, era da sopravissuta da incidente ferroviario.



Laslo (nella scatola), il giorno della sua nascita.
Questa foto e' stata fatta il giorno della nascita del piccolo Laslo. Insieme a lui, le sorelle e il fratello. La foto e' stata scattata ad Alamo Square con le sue le Painted Ladies (Dame Dipinte), famose case vittoriane tipiche di San Francisco. Sullo sfondo, la citta'.
No comment!

Tuesday, January 29, 2013

BAREFOOT IN THE PARK

Kids generally, misplace, forget and lose a lot of things.
Would you like to know how many pair of shoes an Italian kid loses in a year?
NONE.
Would you like to know why?
Simple, he (or she) NEVER takes them off, to begin with.
Do you remember ever losing a pair of shoes as a child, and then survive to tell the tale?
Neither do I.

My kids lose an average of two pair of shoes per year. EACH.
That means that twice a year they come home wearing nothing but socks, and they make sure I don't notice.

Kids in San Francisco take their shoes off everywhere, as soon as they can.
The adults do the same thing (and they should be the ones setting the example!).
They take their shoes off when they visit you at home. They walk barefoot in the park.
They even walk barefoot on the concrete, on the street.
A couple of my friends have been jogging with no shoes for a few months now and they swear about it.
Apparently no matter how well engineered your running shoe is, your own foot's engineering is even better.
Years ago I spent some time in India. For two weeks, me and some Italian friends, played soccer with a team of street urchins.
We were wearing cleats. They were playing barefoot on the gravel.
Apparently they had it right all along.
We never won a game.




A PIEDI NUDI NEL PARCO

I bambini, diciamolo, perdono un sacco di cose.
Lo sapete quante paia di scarpe perdono i bambini Italiani al mese?

Ve lo dico io: non le perdono.
Il perche' e' semplice: non se le tolgono.

C'e' qualcuno di voi che si ricorda di aver mai perso un paio di scarpe e di essere poi sopravvissuto?
Appunto.

Le mie figlie perdono in media due paia di scarpe l'anno. Ciascuna.

Cio' vuol dire che almeno due volte l'anno tornano a casa scalze, attente a non farmelo scoprire.


I bambini a San Francisco, ma anche gli adulti (che dovrebbero dare il buon esempio), appena possono si tolgono le scarpe. Lo fanno a casa tua, per non sporcarti i tappeti.
Lo fanno al parco. Lo fanno al ristorante, sotto il tavolo.
Lo fanno per le strade di San Francisco, dove sempre piu' gente cammina a piedi nudi sull'asfalto.
Ho un paio di amiche che fanno persino jogging a piedi nudi.
Sulla spiaggia, penserete voi............... No, sul marciapiede.
E' l'ultimo trend. Si e' scoperto che le scarpe da corsa ultradinamiche e super ammortizzate, siano la cosa peggiore che ci si possa mettere ai piedi per correre (figuriamoci un paio di Laboutin).
La cosa migliore per la schiena sarebbe quella di correre scalzi (alla pianta del piede pero' si formeranno delle stimmati).
Quando anni fa sono stata in India con degli amici italiani, ogni giorno giocavamo a calcio con dei ragazzini locali.
Noi con i tacchetti, loro a piedi nudi sullo sterrato.
Avevano capito tutto.
Infatti in due settimane non abbiamo vinto una partita.





Sunday, January 27, 2013

CALZINI D'ITALIA




Ovvero una parabola sul buon gusto.

Anni fa Mamaspice viaggiava spesso per il nord Europa.
In un volo che partiva da Bruxelles e diretto a Colonia, in piena stagione fieristica, si trovo' circondata da uomini d'affari di tutto il mondo.
Tra questi, uno in particolare, attiro' la sua attenzione.
Indossava piu' o meno la stessa uniforme degli altri, ma nella sua c'erano tracce di genio.
Quando questo signore si offri' di aiutare Mamaspice con la sua valigia (in perfetto inglese, vorrei aggiungere), lei decise di azzardarsi a rispondere in italiano con un "GRAZIE MILLE!!!".
Al quale lui attonito ribadi' " Come faceva a sapere che ero italiano?".
"Oh facile, e' per i calzini!"
"Cosa c'e' che non va con i miei calzini?" chiese lui preoccupato.
"ASSOLUTAMENTE NIENTE" rivelo' Mamaspice.
Alla rivelazione seguirono: una gran risata che servi' a rompere il ghiaccio, un cocktail ed una cena.........
E poi basta, perche' i calzini di Mamaspice erano radioattivi da settimane trascorse in fiera e da dodici ore bloccata in un'aeroporto andato a fuoco.


Immagino che moriate dalla voglia di saperlo: no, i calzini di lui non erano bianchi!


Morale: io che predico bene e razzolo male ho sposato un americano dai calzini bianchi. Come riesca a farmene una ragione, giorno dopo giorno, lo potete scoprire qui.



Sunday, January 13, 2013

UNA NOTTE NERA E SENZA LUNA



Ieri sera si e' ripetuto un'altro di quei fenomeni che ho precedentemente catalogato come Cigno Nero qui.
Mi sono trovata da sola con una delle mie figlie e abbiamo iniziato una conversazione sulla morte.
L'argomento non l'ho scelto io ma mi e' stato imposto con la perseveranza di un pitbull che non vuole mollare la preda.
Si puo' dire che mia figlia sia uno di quei Goth, tutti vestiti di nero, che per passare il tempo vanno alle veglie funebri?
Si puo' dire che lei sia un' Esistenzialista?
Una Nichilista?
Si, e no.
Infatti, e' una bambina di quattro anni.


p.s. Ho avuto incubi tutta la notte.

La foto e' del mio amico fotografo Luigi Arcangeli.

A NIGHT DARKLY




Or.... The dark night.

I talked before about Black Swans here.
Those times when I am alone with just one of my daughters and a conversation takes place.
Last night it was one of those nights.
The subject of our conversation was death.
I did NOT bring up the subject but was relentlessly forced back to it, over and over.
Is my daughter a Goth? An Existentialist? A Nihilist?
Yes and no.
She is a four year old. Same thing.


p.s. I had nightmares all night.


Photo by Luigi Arcangeli.

Wednesday, January 9, 2013

JUST ANOTHER ORDINARY DAY.

This happened in 2012.

Here is an entry log that I used, to record a day just like any other, over the past year.

8.20 a.m. Flat tire.

8.20 a.m. In another part of town, daughter #1 and daughter #2, riding a bus to school, encounter a crazy guy brandishing a 12 inch knife. Nobody steps up or calls the police, nevertheless the two girls make their way to school unharmed. They even make it on time.
I will find out about the incident twelve hours later, under a gnocchi induced hypnosis.

12.00 a.m. The plumber installs shower backwards. The only way to take a shower would be to walk through the wall. Houdini is not dead, he just switched profession!

3.00 p.m. Epic fight between Mamaspice and daughter #3.

3.45 p.m Daughter #3 runs away from home but Mamaspice doesn't even notice it.

4.05 p.m. The doorbell rings. Instead of the occasional Jehova's witness, daughter #3 is at the door.
Mamaspice wonders for a minute what was her nine year old doing outside, but she doesn't dwell on it enogh time to find an answer.
Hours later, victim of a food induced trance, the girl will confess she had been a runaway for twenty minutes.

10.05 p.m. It's all quiet, everybody is asleep. Mamaspice takes a deep breath, drinks a glass of tap water.......and it tastes like ashes (?).
Friggin' Houdini!!!!!!

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2013 already looks much more promising.
It started with a fabulous New Year's Eve party done just right:
a very elegant setting;
wonderful friends;
Beethoven's keys on a grand piano on one side of the room,
Gangnam Style on the other side;
lentils;
a game of musical chairs;
fake eyelashes that became fake moustache by 2 a.m........

Last night, daughter #2 even washed the dishes without being asked.

If I am asleep, please do not wake me up.

Fake lashes attempt
Gangnam Style


FENOMENI PARANORMALI NON MEGLIO IDENTIFICATI (del terzo tipo).

Il 2013 e' iniziato con una trafila di cose andate bene molto sospette, quasi innaturali.

Partiamo dal veglione di capodanno:
tantissimi amici, risate, il valzer d'inizio, Gangnam Style in pista, Beethoven al piano, le lenticchie, il trenino di mezzanotte, le ciglia finte che diventano baffi verso le due di notte.......
Tutto come da copione.

Poi ultimamente vado al lavandino in cucina, e i piatti sono gia' lavati.....

Sai quando hai la sensazione che la tua casa sia costruita su di un cimitero indiano, come in Poltergeist?
Ecco, il contrario.
Mi sembra di essere inciampata sulla pietra tombale del cugino di Paperino: Gastone (resti in pace).
Esperimento ciglia finte
Gangnam Style