Sunday, November 25, 2012

SKYFALL

Il mio nome e' Spice. Mamaspice.
In una mirabolante giornata degna di 007 ieri, io e Lupodimare, abbiamo eluso 4 dei nostri guardiani (le figlie) e siamo riusciti a fuggire per l'intera giornata (fino alla volontaria riconsegna avvenuta alle 10 di sera).
Per essere sicuri di non lasciare traccia abbiamo camminato a piedi per dodici kilometri sui bastioni della California del nord. Eravamo digiuni e con una bottiglietta d'acqua in due.
Un sole che spaccava le pietre. Gente che arrostiva salsicce alla spiaggia.




Al ritorno alla macchina, alle quattro del pomeriggio, non ci vedevamo piu' dalla fame.
Alle cinque, ci siamo messi in fila al ristorante per cenare.
La nostra scusa era che avevamo scarpinato dalla mattina senza una briciola di pane. Quale era la scusa delle altre persone in coda per voler cenare alle 5 del pomeriggio?
Poi siamo andati a vedere Skyfall, l'ultimo film di James Bond.
Vi fara' piacere sapere che Daniel Craig si toglie la camicia cinque volta solamente nella prima ora di proiezione. Da quando Daniel Craig e' diventato James Bond, e' piu' nudo lui che le Bond Girls.
Non e' neanche piu' giovanissimo. Infatti ha gli acciacchi, si attacca alla bottiglia ed e' un fedelissimo di Sua Maesta' la Regina, anche quando la sua quadra di spionaggio perde in casa.
Questo James Bond e' finalmente umano. Ha l'aplomb, ma ha anche la scimmia.
Ha i completi di Gucci, ma anche i pantaloni attillati da maraglio e le camicia aperta con la canotta sotto.
Perfetto nella sua imperfezione, simpatico e, colpo di scena, scozzese (il che lo farebbe andare perfettamente d'accordo con una genovese).
La sua controparte, il cattivo della situazione e' Javier Bardem. Anche lui sfaccettato: tra la simpatica canaglia e la simpatica carogna; un po' Gheddafi e un po' Ugo Tognazzi ne " Il vizietto".
Ma la piu' bella di tutte e' stata Madama Judy Dench, con tutte le sue rughe e l'artrite.
Mi piace che i Britannici usino i loro franchise per dare lavoro prima di tutto ai loro attori e registi.
La serie di Harry Potter ne ha impiegati meta', James Bond l'altra meta' (con l'eccezione di Ralph Fiennes, che ha fatto lo straordinario ed e' presente in entrambe). Bisognerebbe che i sindacalisti della FIOM imparassero dai sindacalisti degli attori del Regno Unito. Altro che globalizzazione.

Nonostante la mia recensione questo non e' un film solo per la terza eta'.
Piacera' a tutti.


VOTO da uno a cinque: Quattro tacchi a spillo!
Di ritorno al tramonto sulla nostra Aston Martin (un pick up della Nissan)










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