CALIFORNICATION: storie di vita a San Francisco. CALIFORNICATION: my so called San Francisco life.
Friday, December 7, 2012
LETTERA A BABBODIMARE
Caro Luponatale,
ogni anno io e te facciamo questa cosa per cui io ti dico di non farmi regali, oppure di farmi qualcosa di piccolo, e poi tu mi fai una sopresona e io ti faccio dei calzini. Ogni anno mi sento una merdaccia.
Tranne un anno, quando tu mi hai preso alla lettera e mi hai regalato un ombrello fatto a spada di Zorro. Ero felicissima. Poi non e' piu' successo.
L'anno scorso mi hai regalato un Picasso (non era proprio un Picasso, ma poco ci mancava). Sei scorretto.
Il Natale, in casa Spice, e' in continua contrattazione. Ci sono costanti aggiustamenti sindacali.
La mia immagine di Natale? Una grotta col bue e l'asinello.
La tua immagine di Natale? La fabbrica di Willie Wonka, nel centro di Las vegas, circondata da Disneyland e avvolta in un fiocco rosso.
In questi anni siamo entrambe scesi a compromessi.
Io pian piano ho iniziato ad abituarmi all'idea di avere l'abete di Piazza de Ferrari in salotto.
Tu mi hai promesso un'aliquota per il ridimensionamento dell'albero anno dopo anno.
(Lo sai cosa si dice degli uomini che comprano alberi di Natale giganti.............)
Se adesso questa aliquota fosse applicata anche al numero di pacchetti sotto l'albero!
Ogni Natale e' la stessa storia : le ragazze scrivono la lista per babbo Natale. Io la intercetto e cerco di esaudirla con grande approssimazione(o meglio, alla genovese): vado nei mercatini delle pulci, nei negozi dell'usato, nei mercati neri.
Lupodimare, nel frattempo, interpretando la lista alla lettera, insiste per comprare tutti gli originali, ultimi modelli de luxe, al top del prezzo di mercato. Un uomo che non crede agli sconti o alle scorciatoie.
Poi, alla viglilia, tutti e due ci rendiamo conto di aver esagerato e, presi dal panico da prestazione, andiamo assieme a comprare ulteriori regali, forse piu' azzeccati.
Morale della favola: le ragazze passano il Natale costruendo fortini a tre piani con gli scatoloni.
I regali neanche li guardano.
L'anno scorso, la figlia #4, allora treenne, ha trascorso l'intera giornata di Natale giocando con una MELA ROSSA: l'ha portata a passeggio, l'ha coccolata, l'ha fatta rimbalzare e se l'e' portata persino a dormire.
Solo che il giorno dopo qualcuno, per sbaglio, se le e' mangiata.
Che ci serva di lezione.
E adesso il primo concorso di Mamaspice: raccontatemi quale e' stato il regalo di natale piu' assurdo che abbiate mai ricevuto e potrete vincere questa fantastica calamita (spedisco in tutto il mondo).
Buona fortuna!!!!
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no ma tu sei troppo brava!!! un po' alla volta mi sto leggendo i tuoi post, se una volta ti va te lo faccio scrivere a te il post per il mio blog, perché mi fai morire!
ReplyDeletecomplimenti
Sara, ma che dici. Sono io ad essere una tua groopie. Scriviamo un post a 4 mani!
ReplyDeleteci possiamo pensare!! mi pare di aver capito che in ogni caso il cucinare resterebbe delegato a me.... ;)
ReplyDeleteSara' meglio va'....
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